Vesuvio Park Railway Naples, Italy
Nella progettazione della ferrovia del Parco Nazionale del Vesuvio si è scelto di favorire il processo di rinaturalizzazione, assimilando il tratto di ferrovia dismesso alle reti culturali e ambientali presenti sul territorio, e proponendo, attraverso un lento incedere degli interventi, un percorso di riflessione. In questa prospettiva, il parco non esaurisce la sua funzione d’introduzione ad attività museali, ricettive, ricreative e di servizio, ma diventa porta di accesso alla conoscenza dei beni ambientali e culturali del luogo. La risalita meccanica verso il Vesuvio diventa dunque un’infrastruttura che guarda all’ambiente, un artificio che si coniuga con la natura, un luogo di educazione ambientale, di conoscenza della memoria storica dei siti ed anche un luogo di sperimentazione e innovazione, grazie alla disseminazione, lungo il percorso, d’interventi di artisti contemporanei. L’area è caratterizzata dalla successione di paesaggi naturali e antropizzati particolarmente diversificati e l’architettura delle stazioni e delle fermate è pensata per generare un percorso narrativo ed emozionale in grado di creare nuove relazioni morfologiche, ecologiche e funzionali. Il percorso ferrato diventa flusso energetico, magma, fluido che scorrendo trasforma la semplice percorrenza in esperienza percettiva ricca e appassionante. La prima è la stazione Cook, da cui parte tutto l’intervento, la seconda la stazione Canteroni, segue la stazione Osservatorio, che si trova in prossimità del Museo nell’osservatorio. La quarta stazione è Tirone, seguita da Due Vulcani, ultima stazione prima di arrivare all’ultima tappa del Belvedere del vulcano.
In designing the National Vesuvius Park railway, we chose to favor the process of renaturalization, by assimilating the stretch of disused railway into the area’s cultural and environmental networks, and by permitting, through a slow pace of operations, a process of reflection. With this outlook, the park does not exhaust its function as introduction to museum, accommodation, recreation and service activities, but becomes a gateway to the knowledge of the site’s cultural and environmental heritage. The mechanical lift towards Vesuvius thus becomes an infrastructure that looks over the landscape, an artifice that blends in with nature, a place of environmental education, knowledge of the historical memory of the sites, as well as a place of experimentation and innovation, thanks to the scattering along the way of works by contemporary artists. The area features a succession of natural and manmade landscapes that are particularly diversified, and the architecture of the stations and stops was conceived to generate a narrative and emotional itinerary capable of creating new morphological, ecological and functional relationships. The railway becomes energy flow, magma, fluid that in flowing transforms the simple trip into a rich and exciting perceptual experience. The first is Cook Station, the starting point of the whole operation; the second is Canteroni Station, followed by Observatory Station, located in the vicinity of the observatory Museum. The fourth is Tirone Station, followed by Two Volcanoes, the last station before you get to the last stretch of the Volcano Overlook.
Credits: Design Architects: Tstudio | Landscape: J.Gomes Da Silva – Global Arquitectura (Portugal); V. Mastrangelo | Urban Planning: R.Pavia | Engineering: Girpa S.P.A | Feasibility: V. Fabietti; E. Lo Monaco
Published in: Metro. Grafie. Il progetto della circumetnea. Di Venera Ardita. Maggioli ISBN 8838761493. p. 101 • SALIMEI G. (2012- 2° ed. 2014), City Landscape. Bari: Ilios Editore ISBN 9788890802430 pp 176- 183