Il cimitero è stato pensato quale luogo nel quale lo spazio, la sua configurazione ed i suoi caratteri, si intrecciano in modo stretto con il tempo; luogo destinato ai ricordi ed alla memoria nel quale si riannoda un legame con il passato ed allo stesso tempo si instaura un colloquio con la propria vita. Queste attività richiedono uno spazio che sia altro rispetto al fragore urbano. Per questo il progetto, pur confermando la scelta di edificare le volumetrie maggioni destinate alle sepolture collettive, propone che tali spazi possano rappresentare un filtro, un’area di mediazione con il ritmo del quotidiano. Gli edifici che ospitano le funzioni di servizio che definiscono gli spazi di ingresso sono quindi, arretrati rispetto al filo stradale e determinano con il loro impianto uno spazio aperto sistemato a verde con una vasca d’acqua al centro.

The cemetery has been thought as a place where, thanks to its morphology and characteristics, memories and time crosses. These activities need a place other from the urban rumble. This project, though building biggest volume designed for common burials, intends to make this areas as a filter from the urban rhytm. The buildings hosting the activities will define the entrance spaces and are backwarded to the streets, defining an open space with green areas and a pool in the middle.