CANTIERE PERIFERIE | LOOKING FOR A NORMAL CITY

La mostra “Cantiere periferie, Alla ricerca di una città normale”si è svolta all’interno del Palazzo dell’Archivio Centrale dello Stato all’Eur di Roma. L’edificio,progettato dagli architetti De Renzi, Figini e Pollini per l’Esposizione Universale del 1942, presenta una facciata monumentale con un doppio colonnato e si trova in stretto rapporto visivo con la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo lungo la stessa direttrice di viale Europa.

L’idea dell’allestimento è incentrata sul tema del viaggio attraverso l’Italia alla scoperta dei quartieri d’iniziativa pubblica nati durante l’espansione urbana degli ultimi 50 anni.

Il viaggio è rappresentato metaforicamente da un percorso-rampa costituito da una struttura in tubi metallici che diviene il fil rouge che dall’esterno all’interno accompagna il visitatore alla scoperta delle periferie d’Italia;l’uso dei tubolari di acciaio, impiegati per i ponteggi nei cantieri, simboleggia figurativamente il “cantiere delle periferie” da riqualificare e ripensare. Il percorso prende avvio dalla scalinata d’accesso al Palazzo e invita il visitatore a percorrere un tappeto rosso fino ad arrivare alla sala monumentale dove,la grande impalcatura di ferro che sostiene la rampa, attraversando in verticale tutto lo spazio centrale, diviene il fulcro dell’allestimento; è elemento narrativo e compositivo e contemporaneamente dà forma alla scelta progettuale che permette di utilizzare l’ampia sala alta 13 metri accogliendo l’esposizione e il visitatore. Una volta entrati nel Palazzo s’incontra, da un lato, una grande mappa dell’Italia con indicate le stazioni del viaggio attraverso le periferie italiane e, dall’altro, un’info-grafica con la time-line di 70 anni di leggi sulla casa; si passa per una sezione dedicata ai disegni originali, conservati all’Archivio Centrale dello Stato, che documentano alcuni dei quartieri esposti nella mostra, per poi arrivare alla sala centrale dove il percorso ascendente ospita il viaggio tra i quartieriperiferici italiani. Al primo livello, il materiale documentario, organizzato per regioni, è visitabile all’interno di una successione di stanze dove,il visitatore, in un ambiente raccolto, trova oltre ad una scheda con i dati dell’intervento e un testo critico,una selezione d’immagini e di foto dei quartieri scelti. Il viaggio che parte dal Sud dell’Italia per arrivare al Nord, continua e, attraverso il percorso della rampa, arriva al secondo livello: qui il registro cambia totalmente, uno spazio alto 10 metri viene intervallato da una serie di grandi elementi verticali appesi che raccontano, attraverso alcuni temi progettuali qualificanti, possibili scenari di riflessione e di trasformazione delle periferie. Il secondo livello, infatti, è fortemente caratterizzato dalla presenza di banner verticali appesi che narrano, attraverso grandi foto con didascalie ragionate, i cinque temi progettuali individuati e introducono il visitatore nella dimensione del presente. Le relazioni con la città e il paesaggio urbano e naturale; i differenti modi dell’abitare; le trasformazioninel tempo; le attrezzature e i servizi di uso pubblico e l’articolazione degli spazi aperti sono i temi che, organizzati attraverso la declinazione di azioni chiave, accompagnano il visitatore lungo il percorso attorno al ballatoio. Infine, completano e offrono momenti di riflessione aree per l’ascolto e la visione di contributi video, uno spazio per la lettura e uno per dibattiti. Il percorso della mostra continua salendo ancora la rampa di un altro piano conducendo simbolicamente a una visione complessiva dello spazio e della mostra, una visione “dall’alto” che proietta il visitatore verso il futuro per le periferie.

The idea of the exhibition, entitled  “looking for a normal city ” is focused on the theme of travel through Italy to discover the public initiative neighbourhoods  of the last 50 years.

The journey is metaphorically represented by a ramp built with a frame of metal tubes, that by being positioned at the centre of the room, becomes the fil rouge that accompanies the guest, from the outside through the discovery of the suburbs of Italy.
The use of steel tubes, usually employed for construction sites, figuratively symbolizes the “Construction Site of the suburbs” which need to be retrained and re-thought. A large iron scaffold becomes the fulcrum of the whole construction.
The ascending path hosts a Journey among the suburbs which last 50 years, on the first level, documentary material organized by Regions, is presented in a succession of rooms where the visitor, in a  closed environment, finds images and photos of the selected neighbourhoods.
The journey, which starts from the south of Italy to reach the North, continues, and reaches, through the ramp, the second level; here the scenery  changes Completely, A ten-meter high space is interspersed with a series of big hanging vertical elements which tell the possible reflection  and transformation scenarios of the suburbs.
The second level, in fact, is  strongly characterized by the presence of these hanging vertical banners which recount, through great photos with reasoned captions, the five identified project topics.
The relations with the city and the urban and natural landscape, the different ways of living, the transformation in time, the equipment and the use of public services accompanies the visitor through the path around the landing, two areas for listening and viewing  videos and a space for debates and moments of reflection.
The route of the exhibition continues through the ramp to another level, symbolically bringing to a complete overview of the space and  of the exhibition, a Vision “from above” that Projects the visitor Towards a future for the suburbs.

Scroll Up