Il progetto prende vita nella parte a Nord della città di Jeddah, in un’area coinvolta da una recente espansione che si trova sulla costa poco lontana dalla strada principale, che collega il Mar Rosso alle città costiere. L’unicità di questo luogo (davanti ad uno dei più bei paesaggi del mondo), così come l’affascinante rapporto tra il deserto e il mare, strettamente legato alle tradizioni e alla storia del Sud Arabia, ha ispirato il progetto. L’architettura qui vuole legare l’elemento roccioso e quello dell’acqua in un complesso molto simbolico e rappresentativo, così da lasciare ai visitatori un’esperienza unica e la possibilità di conoscere la ricchezza culturale e paesaggistica dell’Arabia.
Forte è il richiamo alla storia dell’Arabia (in particolare al sito di MadâinSâlih tutelato dall’Unesco), alla simbologia (il numero 7), al paesaggio (il deserto e le oasi).
I sette edifici a forma di sasso, circolari in pianta hanno un minimo di due piani a un massimo di otto. All’interno presentano delle corti verdi, “oasi” dotate di vegetazione autoctona lussureggiante. Questa condizione permette di ottenere situazioni differenti a seconda che l’affaccio sia verso l’esterno o verso l’interno.

The architectural challenge here is to link the rock and aqueous elements in a highly symbolic and representative complex, so as to leave visitors with a unique experience and the opportunity to learn about the rich culture and landscape of Middle East .
The seven buildings in the form of a stone, circular in plan, have a minimum of two storeys to a maximum of eight. Inside there are green courtyards, “oases” with lush native vegetation. This condition makes it possible to achieve different situations, depending on whether the building faces outwards or inwards.

credits | design architects: T-Studio | engineering: Interstudio