Buddhist center

Buddhist center  Corsico, Italy

Il centro realizzato a Corsico è a tutt’oggi il più grande Centro Buddista europeo e risulta inserito in un complesso storico monumentale vincolato, all’interno di una delle più belle ed antiche cascine rinascimentali dei Visconti.

Il progetto per il “Centro Culturale Ikeda per la Pace”, riflette una relazione coerente fra storia e contemporaneità, in un territorio segnato da forti connotazioni insediative e di trasformazione: da un lato, il complesso monumentale della “Guardia di Sopra”, composto da una importante cascina storica, con gli edifici accessori annessi (come le strutture per stalle e scuderie) a formare un’ampia corte di rilevante suggestione paesaggistica ed architettonica, dall’altro, la nuova realizzazione di una grande sala auditorium e luogo di culto, che si colloca longitudinalmente a creare una tensione visiva verso l’ampio spazio della corte e le architetture storiche.

L’equilibrio tra gli interventi edilizi e quelli conservativi delle caratteristiche materiali e spaziali degli edifici storici è stato il filo conduttore del percorso progettuale, perseguito con accuratezza rispettando la compiutezza morfologica degli ambienti preesistenti e adeguando le soluzioni distributive ai vincoli statici degli edifici.

Il risultato è un progetto architettonico che conserva la vocazione rurale delle strutture originarie e la loro contestualizzazione nel complesso cortilizio nel quale sono inserite, ma che allo stesso tempo soddisfa ampiamente la richiesta del Committente prevedendo le necessarie soluzioni distributive per ciascuna destinazione funzionale e garantendo una perfetta fruibilità dei nuovi spazi attraverso un’innovativa espressività.

Nella fase progettuale è stato necessario elaborare una forma che avesse un forte impatto comunicativo, che risparmiasse terreno e ottimizzasse lo spazio, la visuale e l’acustica, vista la destinazione e la necessaria flessibilità d’uso del nuovo edificio.

Il nuovo edificio dell’auditorium, costruito poco lontano dal corpo storico, ricoperto da una pelle in rame color oro e circondato da un parco e contornato da un bacino d’acqua, ha una capacità di 1000 posti nella configurazione sia di sala di culto sia sala congressi.

Il foyer vetrato, adiacente al corpo principale, contiene tutte le funzioni di servizio e di ingresso ed è collegato alla sala grande attraverso ponti e passaggi vetrati sull’acqua che circonda la grande sala. Si tratta di un volume bianco, ad un solo piano e totalmente trasparente, sia per l’apporto di luce di cui necessita l’ambiente, sia per garantire un rapporto diretto col paesaggio, in un’accurata mediazione tra dentro e fuori, in particolare con il prospiciente giardino di ciliegi.

La grande sala è invece ben isolata rispetto all’esterno, visivamente, acusticamente e termicamente, dedicata alla preghiera e ai meeting con possibilità dell’ausilio di proiezioni e musica.

La forma di questo grande auditorium è stata ispirata alla metafora della Carpa Dorata: nella tradizione iconografica giapponese rappresenta il coraggio, la determinazione e la trasformazione.

Il valore del progetto architettonico trascende l’obiettivo dell’“Icon Building” e della metafora, si distacca dai riferimenti all’architettura giapponese e dal mondo della sacralità orientale e assume particolare risalto grazie al voluto contrasto tra la ricerca di espressività contemporanea della nuova grande sala e delle parti nuove innestate nel complesso monumentale.

Al fine di minimizzare l’impatto ambientale del nuovo edificio, l’intervento progettuale ha previsto anche la risistemazione degli spazi aperti. Il design del verde coniuga la tradizione locale e l’uso di essenze autoctone con un’impostazione più “esoterica”, che rimanda alla cultura dei giardini giapponesi, evidente nel caso del bosco di bambù, del giardino di ciliegi da fiore e del giardino acquatico con i fiori di loto, dall’importante significato simbolico e metaforico per il buddismo.

 

 

The center built in Corsico is to date the largest Buddhist Center in Europe and is inserted in a listed historical monumental complex, within one of the most beautiful and ancient Renaissance farmhouses of the Visconti family.

The design for the “Ikeda Cultural Center for Peace,” reflects a coherent relationship between history and contemporaneity in an area marked by strong settlement and transformation connotations: on the one hand, the monumental complex of the “Guardia di Sopra,” consisting of an important historic farmstead, with the attached accessory buildings (such as structures for stables and stables) to form a large courtyard of relevant landscape and architectural suggestion; on the other hand, the new realization of a large auditorium and place of worship, which is placed longitudinally to create a visual tension towards the wide space of the courtyard and the historic architectures.

The balance between building interventions and those preserving the material and spatial characteristics of the historic buildings was the guiding thread of the design path, pursued with accuracy while respecting the morphological completeness of the pre-existing spaces and adapting the distributional solutions to the static constraints of the buildings.

At the design stage, it was necessary to come up with a form that would have a strong communicative impact, save land, and optimize space, visuals, and acoustics, given the new building’s intended use and necessary flexibility of use.

The new auditorium building, built not far from the historic body, covered by a gold-colored copper skin and surrounded by a park and bordered by a water basin, has a capacity of 1,000 seats in the configuration of both worship hall and conference hall.

The glazed foyer, adjacent to the main body, contains all service and entrance functions and is connected to the great hall by bridges and glazed passages over the water surrounding the great hall. It is a white, single-story volume that is totally transparent, both for the light supply the room needs and to ensure a direct relationship with the landscape, in a careful mediation between inside and outside, particularly with the overlooking cherry tree garden.

In contrast, the large hall is well insulated from the outside, visually, acoustically and thermally, dedicated to prayer and meetings with the possibility of the aid of projections and music.

The shape of this large auditorium was inspired by the metaphor of the Golden Carp: in Japanese iconographic tradition it represents courage, determination and transformation.

The value of the architectural design transcends the goal of the “Icon Building” and metaphor, detaches itself from the references to Japanese architecture and the world of Eastern sacredness, and takes on particular prominence through the deliberate contrast between the search for contemporary expressiveness of the new grand hall and the new parts grafted into the monumental complex.

In order to minimize the environmental impact of the new building, the design intervention also included the rearrangement of open spaces. Green design combines local tradition and the use of native essences with a more “esoteric” approach, harking back to Japanese garden culture, evident in the case of the bamboo forest, the cherry blossom garden, and the water garden with lotus flowers, with important symbolic and metaphorical sign