THE NEW ARCHITECTURE | CAMERINO

In ogni epoca si è manifestata la necessità di una ‘nuova architettura’ strettamente connessa al mutare della società e alle discontinuità da essa indotte nell’evoluzione delle città. Saltate le categorie storiche della centralità e dell’ordine gerarchico dei luoghi, la città contemporanea, multiforme e ramificata nel territorio, pone nuovi temi e nuovi obiettivi alla disciplina  architettonica, legati sia alla complessità dei fenomeni sociali in atto che agli aspetti ecologici dell’ambiente costruito. La ‘nuova architettura’, in una visione ottimistica del futuro, si apre quindi a strategie integrate di intervento sia sul costruito che sui frammenti di città diffusa alla ricerca
di ‘progetti eccellenti’ in grado di incidere positivamente sulle criticità del paesaggio urbano, sui problemi dell’inclusione sociale e dei cambiamenti ambientali.
Spazi contemporanei nella città storica
Da ’centro’ a ‘città storica abitata’ è un percorso da compiere per recuperare un ruolo che nel tempo si è perso man mano che ai cittadini residenti di varia estrazione sociale si sostituivano banche, alberghi, negozi, rappresentanze e la città diventava sempre più ‘usata’ piuttosto che ‘abitata’. Per questo è necessario stabilire rapporti insediativi equilibrati con le aree esterne per costituire un’unica realtà urbana in cui siano egualmente distribuite funzioni e attrattive, pur nella diversità dei ruoli, nel rispetto delle capacità prestazionali e dei caratteri storici e architettonici preesistenti.
Da periferie a nuovi paesaggi urbani
Il termine ‘periferie’ non definisce più la complessità delle espansioni urbane, non più radiocentriche ma sparse sul territorio in rapporto a situazioni contingenti in continua trasformazione: vicinanza ai posti di lavoro, alle infrastrutture, ai servizi; particolari esigenze commerciali, turistiche, di contatto con la natura e, non ultimi, fattori di emergenza. I nuovi paesaggi, urbani frammentari e complessi, sparsi nella campagna a macchia o sfilacciati lungo le infrastrutture, sono lo specchio della società contemporanea e su di essi, quindi, occorre orientare lo sguardo per progetti urbani di qualità.
Il verde in città
Il verde urbano, per gli effetti di prevenzione igienico-sanitaria, di mitigazione climatica e dell’inquinamento atmosferico rappresenta un bene fondamentale in tutte le sue configurazioni: giardini, parchi, viali alberati, aiuole, siepi, corridoi verdi, orti < L’ampiezza e la cura degli spazi verdi all’interno delle città costituisce un fattore di bellezza ed attrazione oltre che di benessere psicofisico. Un approccio condivisibile al tema è quello in cui, contrariamente a quanto avveniva in passato, sia la vegetazione ad invadere la città, partecipando alla costruzione di ‘luoghi abitati dalla natura’.