Festival of Participation

A L’Aquila, dal 7 al 10 luglio 2016, si svolgerà il Festival della Partecipazione. L’idea di questo evento nasce da Italia, sveglia!, un patto stretto da tre organizzazioni civiche, ActionAid Italia, Cittadinanzattiva e Slow Food Italia, che, pur avendo missione e caratteristiche differenti, si sentono accomunate dalla volontà di contribuire, con attività condivise, al cambiamento del nostro Paese mediante una partecipazione più riconosciuta e qualificata dei cittadini al governo delle politiche pubbliche.

Il Festival della Partecipazione, fatto di eventi istituzionali, momenti di dibattito e approfondimento, laboratori, testimonianze, non intende rivolgersi a un pubblico di addetti ai lavori, ma parlare a tutti, per contribuire a definire correttamente cosa sia la partecipazione, parola molto usata e per ciò stesso talora abusata, ma, soprattutto, per raccontare e diffondere esperienze, pratiche e strumenti per la partecipazione, dimostrando concretamente che, per i cittadini, cambiare lo stato delle cose è possibile.

Da oltre quaranta anni, infatti, il ruolo che i cittadini, come singoli o attraverso forme autonome di organizzazione, esercitano nel porre all’attenzione problemi di interesse generale, nel prendersi cura dei beni comuni, nel tutelare i diritti riconosciuti e permettere il riconoscimento di nuovi diritti, nel sostenere i soggetti e gli individui più deboli, è un ruolo forte e ormai imprescindibile rispetto all’orizzonte democratico e alla concreta tenuta del nostro Paese. La salute, la scuola, l’ambiente e il welfare, le pari opportunità, persino gli orientamenti della giurisprudenza non sarebbero gli stessi senza la loro iniziativa. La loro capacità di orientare il dibattito pubblico con la raccolta di dati e informazioni, di valutare l’offerta dei servizi operando per il loro miglioramento, di istituire essi stessi servizi a supporto di persone in difficoltà, di premere sulle istituzioni per superare ingiustizie e disuguaglianze, di proporre e attuare soluzioni ai problemi, chiamando a raccolta i soggetti coinvolti, garantiscono i diritti e migliorano la qualità di vita, a beneficio di tutti.

Anche dalla parte delle istituzioni, la necessità di qualificare la loro azione agli occhi dei cittadini e di rifondare con loro un rapporto basato sulla fiducia, di costruire un consenso rispetto alla loro iniziativa politica che si rinnovi nel corso del mandato e non si limiti al momento della scelta elettorale, di lavorare con la consapevolezza di dover render conto del proprio operato, sta incentivando sempre di più la sperimentazione di pratiche di democrazia partecipativa e una maggiore disponibilità a deliberare, progettare, valutare insieme con i cittadini. Queste pratiche, se adeguatamente realizzate, arricchiscono l’interazione fra cittadini e istituzioni e rendono più efficaci le scelte e le politiche pubbliche.

Come dunque la partecipazione modifichi, in una prospettiva dinamica, e migliori l’assetto dei poteri, la tutela dei diritti e le condizioni degli individui e dei gruppi è cosa data nella realtà.