Il progetto fa parte di una visione della città come luogo ideale per tornare alla traversata e al divertimento pubblico. In questa prospettiva, la piazza Patrona de Canarias non è semplicemente uno spazio da allestire e pedonare, ma dovrebbe assumere una dimensione urbana e diventare un luogo di incontro per milioni di fedeli durante eventi religiosi che si svolgono regolarmente a febbraio e agosto ogni anno e un luogo di incontro per utenti di ogni genere durante tutto l’anno. L’idea del progetto è confermare la percezione di un “centro città” attraverso la combinazione dell’architettura religiosa esistente a un nuovo sistema di spazi risultante dalla costruzione di terrazze nel belvedere del Barranco de Tapia e da un leggero disallineamento a La Patrona de Canarias piazza e sul lungomare di San Bias; questi spazi, isolati dal vialetto, identificano una gerarchia di aree funzionali e di riqualificazione
l’intera area, facendola diventare un luogo di interesse internazionale. L’area del progetto, quindi, non è più un punto di passaggio veicolare né di decadimento e abbandono, diventa un luogo prevalentemente pedonale, accessibile e percorribile in tutte le direzioni.

The project is part of a vision of the city as a great place to return to the crossing and public enjoyment.In this perspective, the Patrona de Canarias square is not simply a space to set up and pedestrianize, but it would have to take an urban dimension, and become a meeting place for millions of worshipers during religious events that take place regularly in February and August every year, and a meeting place for users of all kinds throughout the year. The project idea is to confirm the perception of a “city center” through the combination of existing religious architecture to a new system of spaces resulting from the construction of terraces in the belvedere of Barranco de Tapia, and from slight misalignment in La Patrona de Canarias square and along the seafront San Bias; these spaces, isolated from the driveway, identify a hierarchy of functional areas and redevelop
the entire area, making it to become a place of international interest. The project area, therefore, no longer a point of vehicular passage neither of decay and abandonment, becomes a place mostly pedestrian, accessible, and walkable to all directions.